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Opere di urbanizzazione primaria

La nostra azienda si occupa di realizzazione di opere di urbanizzazione in tutta Italia.

Urbanizzare un luogo è un passaggio fondamentale per far sì che una zona possa essere utilizzata per ospitare un territorio cittadino.

Urbanizzare una zona significa realizzare tutte le opere e gli impianti necessari affinché essa possa ospitare stabilmente un insediamento umano, sia di natura abitativa, terziaria, agricola o produttiva.

Nell’espansione urbanistica, dunque, la realizzazione di nuovi edifici o l’implementazione di nuove destinazioni d’uso è sempre legata alla realizzazione di attrezzature e impianti idonei a garantire l’uso stabile degli edifici e la vivibilità in condizioni di igiene, salubrità e sicurezza delle persone che gravitano su quella porzione di territorio.

Le opere di urbanizzazione primaria: cosa sono?

Le opere di urbanizzazione sono tutte le opere e gli impianti necessari a rendere una porzione di territorio adatta ad essere effettivamente utilizzata con le destinazioni stabilite dagli strumenti urbanistici vigenti. Nel corso del tempo il termine urbanizzazione ha assunto caratteri e significati diversi e sempre più ampi in correlazione allo sviluppo delle tecnologie.

A seconda della tipologia e della funzione delle diverse attrezzature e degli impianti, abbiamo opere di urbanizzazione primaria e secondaria.

città urbanizzata

Questo tipo di classificazione non è dovuta a un carattere di priorità delle diverse opere che sono tutte indispensabili e tra loro interconnesse e complementari, ma alla  più o meno immediata funzione strumentale rispetto ai singoli manufatti e alla successione temporale con la quale generalmente vengono realizzate. Andiamo a vederle nel dettaglio.

Legge 29 settembre 1964 n 847

Sono opere d’urbanizzazione primaria legge 29 settembre 1964 n 847):

  • le strade a servizio degli insediamenti, compresi gli allacciamenti alla viabilità principale dei lotti edificabili;

Gli spazi necessari per la sosta e il parcheggio degli autoveicoli, in relazione alle caratteristiche degli insediamenti;

I condotti idonei alla raccolta ed allo scarico delle acque luride (nere) ed i relativi allacciamenti alla rete principale urbana, compresi gli impianti di depurazione;

La rete idrica, costituita dalle condotte per l’erogazione dell’acqua potabile e relative opere per la captazione, il sollevamento ed accessorio, nonché dai necessari condotti d’allacciamento alla rete principale urbana;

La rete per l’erogazione e la distribuzione dell’energia elettrica per usi domestici e industriali comprese le cabine secondarie;

La rete del gas combustibile per uso domestico ed i relativi condotti d’allacciamento;

La rete telefonica, comprese le centraline telefoniche a servizio degli edifici;

Gli spazi di verde attrezzato, le aree a servizio dei singoli edifici mantenute a verde con alberature ed eventuali attrezzature.

Gli impianti cimiteriali, cioè gli ampliamenti e le costruzioni dei cimiteri, comprese le vie d’accesso, le zone di parcheggio, gli spazi e i viali destinati al traffico interno e le costruzioni accessorie (art. 26-bis, D.L. n. 415/1989 convertito dalla legge n. 38/1990);

I parcheggi realizzati nel sottosuolo o nei locali siti al piano terreno dei fabbricati esistenti (art. 11, legge n. 122/1989).

Cosa sono le opere di urbanizzazione secondaria?

Sono opere di urbanizzazione secondaria (art. 44, legge n. 865/1971 e successive modifiche):

  • gli asili nido;
  • le scuole materne;
  • le scuole dell’obbligo;
  • i mercati di quartiere;
  • le delegazioni comunali;
  • le chiese ed altri edifici religiosi;
  • gli impianti sportivi di quartiere;
  • i centri sociali e le attrezzature culturali e sanitarie;
  • le aree verdi di quartiere.

Opere di urbanizzazione a scomputo: cosa sono?

Si tratta dei progetti che prevedono il rilascio di un permesso di costruzione, a seguito di un costo relativo alle spese di urbanizzazione.

Le opere a scomputo possono essere richieste da un operatore del settore, che ha il diritto di pagare il contributo per l’importo totale oppure decidere di creare delle opere che verranno poi gestite da un appalto professionale. In questo caso non è prevista la suddivisione a lotti, per evitare che la concorrenza nel settore sia troppo elevata.

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